Tra gli acquisti dell’ultima sessione di mercato della Pro Sesto c’è anche quello di Emanuele Maurizii.
Lasciamo che si presenti ai nostri tifosi, raccontando la sua carriera…
“La mia storia calcistica nasce a Sant’Omero, in Abruzzo, dove sono nato. Fino ai 12 anni ho militato nel Sant’Omero Palmense, prima di passare prima all’Alba Adriatica, la cui prima squadra faceva la Serie D, e quindi all’Ascoli. Qui ho completato la trafila delle Giovanili, fino alla prima squadra, dove ho fatto anche una quindicina di partite in panchina, purtroppo senza mai esordire in Serie B. Firmato il mio primo contratto professionistico sono stato due anni in prestito in società di Serie C, il Matelica e l’Ancona, nell’ultima stagione.”
Come sei arrivato alla Pro?
“Una volta capito che ad Ascoli non avrei avuto spazio, ero in attesa della chiamata di un Club che avesse fiducia in me. Quando il mio agente mi ha raccontato di quanto fosse seria la proposta della Pro, non ci ho pensato un attimo, anche perché la Pro Sesto è conosciuta anche dalle mie parti, una società storica, importante. Al mattino mi hanno detto dell’accordo e al pomeriggio ho voluto subito mettermi in viaggio.”
Quali le tue prime impressioni all’arrivo al Breda?
“Una bellissima sensazione fin dai primissimi giorni, sia per quanto riguarda le strutture, sia per la professionalità della Società e poi dello staff tecnico, dei compagni, tutti disponibili e accoglienti.
La prima fase del ritiro queste sensazioni sono state confermate. Il lavoro è duro, ma c’è anche molta consapevolezza della forza del gruppo, e questo ti dà fiducia per il futuro, e si sente meno anche la stanchezza degli allenamenti.”
Quale sarà l’obiettivo stagionale?
“Anzitutto di proporre il nostro gioco, su qualsiasi campo, indipendentemente dall’avversario e far valere la nostra identità, lavorando sui principi che ci sta inculcando il mister. Il girone sarà tosto, difficile, sappiamo che ci sarà da lavorare e da soffrire, ma con questa unità di intenti, stando sempre sul pezzo, potremo fare bene. Io cercherò di dare il massimo, non solo dal punto di vista calcistico, ma anche umano, dando totale disponibilità ai compagni e allo staff per raggiungere insieme i vari traguardi.”
Descriviti come calciatore…
“Nasco centrocampista, ho fatto anche l’esterno d’attacco. Da qualche anno il mio ruolo è quello di terzino sinistro, mancino, con una buona tecnica e capacità di inserimento nella manovra offensiva. Questa trasformazione ha cambiato anche i giocatori cui mi ispiro: se da piccolo guardavo a Del Piero, fantasioso, tecnico e anche bandiera, oggi i miei punti di riferimento sono uomini di fascia, tra tutti Marcelo e João Cancelo.”
Com’è Emanuele Maurizii senza il pallone?
“Sono un ragazzo che anzitutto studia. Sono iscritto a Scienze Motorie e Sportive e Football Management, in un’Università online e l’anno prossimo spero di laurearmi. Qui il tempo libero lo passo soprattutto con i compagni di squadra, ci piace uscire insieme, magari andare alla scoperta di Milano. Ho anche una passione, un mio hobby da sempre, che è suonare la chitarra.”