Tra i portieri della rosa della Pro Sesto 2022/23 c’è anche Lorenzo Santarelli.
Lasciamo che sia lui a presentarsi ai nostri tifosi…
“Sono nato ad Avezzano, ma cresciuto a Teramo. Proprio nella città abruzzese ho iniziato a tirare calci a un pallone, o meglio, a tuffarmi tra i piedi dei miei compagni, perché fin da subito ho fatto il portiere. Ho giocato nelle Giovanili del Teramo, fino alla Primavera, come sotto età. Da lì, a 16 anni, sono partito, prima per andare al Cuneo (Primavera e prima squadra), quindi ho completato il percorso di formazione a Fano, dove ho firmato il primo contratto da professionista. È stato non appena sono andato via dall’Abruzzo che ho capito che avrei potuto fare del calcio il mio mestiere. Nella stagione appena conclusa ero al Pontedera.”
A quale portiere ti ispiri?
“Mi ispiro molto a Cragno, lo stimo tantissimo, anche perché la mia struttura fisica e la sua sono molto simili. Peraltro, con lui a Monza e io in Pro, spero di poterlo andare a veder giocare di persona, calendari permettendo.”
Quali sono state le tue prime impressioni del mondo Pro Sesto?
“A livello di strutture siamo veramente di alto livello, noi calciatori abbiamo davvero tutto quello che ci serve per lavorare in modo ottimale. Lo staff è professionale e ci stimola a dare il massimo ogni giorno. Il gruppo squadra è molto giovane e ci troviamo molto bene tra noi, tutti con grande disponibilità e accoglienti. Quello che però mi ha stupito è la grandissima professionalità di tutti, a partire dalla segreteria per arrivare a chi cura il campo del Breda, ovviamente passando dalla dirigenza e dagli staff.”
Le tue aspettative sul campionato della Pro?
“Abbiamo sicuramente un girone molto insidioso, è inutile negarlo. Ci sono tantissime squadre con piazze importanti. Noi non dobbiamo smettere di lottare, di fronte a qualsiasi avversario e provare a fare il nostro gioco, la nostra partita. Sono convinto che bisogna sempre crederci, nel calcio come nella vita, con grande tenacia, come vuole lo spirito di noi abruzzesi di montagna: nessuno ti regala nulla, bisogna sempre cercare di guadagnarselo!”
Questo tenace abruzzese, com’è fuori dal campo?
“Le cose più importanti per me sono la mia ragazza e la mia famiglia; ho anche un fratello molto piccolo, e cerco di stare il più tempo possibile con lui. A Sesto passo il tempo libero con gli altri compagni che vivono qui. Se sono da solo mi piace guardare le partite, anche quelle più vecchie, o i video sul web, per cercare di imparare dagli altri portieri. Altre mie passioni sono ascoltare musica, tantissimo rap “old school” e, ogni tanto, andare a ballare latinoamericano.”