Sesto San Giovanni – Classe 2003, il giovanissimo Andrea Cappadonna è stato il protagonista della netta vittoria della Pro Sesto Primavera sul campo dell’Alessandria nel recupero del 4° turno del campionato: è sua infatti la firma su tutte le tre reti inflitte ai piemontesi.
Se al giovanissimo bomber biancoceleste non mancano determinazione e grinta sul rettangolo verde, abbiamo scoperto che anche “fuori dal campo” Andrea mostra grande maturità e risolutezza: conosciamolo meglio con questa intervista…
Andrea, cominciamo dall’evento più recente: una tripletta eccezionale per mandare ko l’Alessandria: ci racconti le tue sensazioni? Che partita è stata?
Avevamo preparato con il mister una gara molto fisica: l’idea è stata di iniziare subito con grande forza ed aggressività e mantenerle per i primi 10’ , perché non era fisicamente possibile mantenerle più a lungo. E’ andata bene: abbiamo sempre avuto noi il possesso e siamo stati bravi a sbloccare la sfida con il calcio di rigore che ho guadagnato e trasformato. Poi sono arrivati gli altri due gol, uno nato da una respinta del loro portiere e l’ultimo con un’azione in ripartenza. Sono contento perché sono stati gol diversi tra loro ma su situazioni che proviamo.
Non hai ancora 18 anni: come sì è sviluppata finora la tua carriera? E come sei arrivato a Sesto?
Ho iniziato con lo Scanzorosciate, poi mi ha presto l’Inter. Sono stato girato un anno al Sarnico dove ho fatto molti gol e sono rientrato in neroazzurro. Quest’anno ho iniziato la stagione con l’under 18 interista, poi mi è stata proposta questa possibilità di venire a Sesto: ringrazierò sempre l’Inter e la Pro Sesto per questa opportunità importante per maturare. Qui sto veramente benissimo: mister e compagni mi hanno accolto benissimo, con loro si è instaurato subito un bel legame. Sono felice e sto crescendo.
Come descriveresti te stesso a chi non ti conosce?
Sono un attaccante che ama puntare la porta e con una gran “fame” di gol. Mi piace giocare come riferimento offensivo, sfruttando il fisico e facendo salire la squadra. Sicuramente devo crescere ancora a livello tecnico, migliorando ad esempio nel tiro e nella lettura di certe situazioni.
Il tuo modello di attaccante? E qualcuno che ti ha impressionato tra i giocatori della prima squadra sestese?
Mi ispiro ad attaccanti con le caratteristiche di Quagliarella e Belotti. Qui mi sono allenato con la prima squadra – e sono anche stato convocato – e devo dire che mi ha impressionato Bismark per le sue doti di attaccante. Saluto anche Sala, che gioca in un altro ruolo, ma con cui ho costruito una bella amicizia: lui ha una grande personalità in campo…
Che obiettivi ti sei dato per questa stagione?
Con la Primavera l’obiettivo è vincere: la rosa è forte e di qualità, ed in questo periodo il mister è stato bravo a ruotare tutti gli elementi per poter consentire a tutti di dare il massimo in un torneo con questi recuperi ed impegni ravvicinati. E io devo segnare tanti gol. Poi mi piacerebbe molto esordire con la Prima Squadra…vedremo!
Oltre al rettangolo verde, cos’altro c’è nel tuo futuro? E come si vive a quasi 18 anni in questo momento di emergenza sanitaria?
Sto studiando, sono al 4° anno dell’istituto Turistico, dove c’è un grande spazio dedicato allo studio delle lingue. Vorrei proseguire gli studi anche all’Università, magari studiando economia. In questo mi supporta mia mamma, che mi aiuta ma è anche esigente rispetto ai risultati.
In questo momento, considerando le problematiche legate alla pandemia, mi ritengo fortunato: posso studiare e dedicarmi al calcio, mentre molti amici che giocano in altre categorie sono costretti a fermarsi per le limitazioni sanitarie.